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Nelle ultime ore ha fatto molto parlare di sé l’approvazione, da parte del Senato, del nuovo Disegno di Legge sulla Tutela Agroalimentare. È un passo importante, atteso da anni, che vuole rafforzare la protezione dei prodotti italiani e combattere con più decisione le frodi alimentari. Il provvedimento introduce principalmente due nuovi reati:

1. Frode alimentare

Riguarda tutti quei casi in cui un alimento viene presentato come “genuino”, “tradizionale” o “di qualità” senza esserlo davvero. Un esempio? L’impiego di materie prime diverse da quelle dichiarate, l’uso improprio di definizioni che inducono in errore, oppure l’alterazione volontaria di un prodotto.

2. Commercio di alimenti con segni mendaci

Si tratta di etichette, marchi o indicazioni che possono trarre in inganno su origine, qualità o quantità. Pensiamo a un prodotto che richiama l’Italia senza esserlo, o a un alimento che riporta diciture suggestive ma fuorvianti. Con il nuovo Ddl, pratiche di questo tipo potranno essere perseguite con maggiore severità.

Accanto a questi, viene introdotta anche l’aggravante chiamata “Agropirateria”: una forma di crimine alimentare organizzato, che riguarda frodi su larga scala o sistematiche. È un segnale forte, che va nella direzione di tutelare gli operatori onesti e contrastare chi, con comportamenti scorretti, danneggia l’intera filiera.

Il mondo agroalimentare italiano si distingue grazie a qualità, tradizione e trasparenza. Ma questi valori vanno difesi ogni giorno. Le frodi non colpiscono solo i consumatori: penalizzano le aziende che rispettano le regole, investono nella qualità e curano la propria reputazione. Con l’introduzione di norme più chiare e sanzioni più coerenti, il Ddl punta a:

  • proteggere gli alimenti Dop, Igp, biologici e tutti i prodotti ad alto valore;

  • rendere più efficace il sistema dei controlli;

  • rafforzare la fiducia dei consumatori;

  • dare strumenti validi agli operatori della filiera per distinguersi con trasparenza.

Inoltre, una novità interessante riguarda la gestione dei prodotti sequestrati: quando ancora idonei al consumo, potranno essere destinati al sociale, evitando sprechi e portando benefici alla collettività.

Nella pratica, aziende agricole, trasformatori, gastronomie e laboratori dovranno prestare sempre più attenzione a:

  • etichettatura e informazioni al consumatore,

  • tracciabilità e rintracciabilità,

  • corrette pratiche di produzione,

  • coerenza tra dichiarato e reale,

  • documentazione e controlli interni

Il Ddl agroalimentare è una risposta concreta alle esigenze del settore: più tutela, più trasparenza, più qualità. Non si tratta solo di irrigidire le regole, ma di valorizzare il patrimonio alimentare italiano e proteggere chi ogni giorno lavora con correttezza.

Studio di Consulenza Agr. Dott. Marco Santucci
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